L’Abbazia di San Claudio sorge in una pianura fertile e produttiva. Nel raggiungerla il viaggiatore si imbatte nel maestoso viale di 548 cipressi di rara bellezza e grandiosità. L’Abbazia è uno dei monumenti romanici più interessanti della Marche e ha origini molto antiche, essendo sorta nel V o VII secolo sulle rovine dell’antica città romana di Pausolae.
L’Abbazia di San Claudio sorge in una pianura fertile e produttiva. Nel raggiungerla il viaggiatore si imbatte nel maestoso viale di 548 cipressi di rara bellezza e grandiosità. L’Abbazia è uno dei monumenti romanici più interessanti della Marche e ha origini molto antiche, essendo sorta nel V o VII secolo sulle rovine dell’antica città romana di Pausolae. Venne restaurata ed in parte rimaneggiata tra la fine dell’IX e l’inizio del XII secolo. L’edificio ha pianta a croce greca, con tre absidi semicircolari posteriori e due laterali. La facciata è stretta da due torri scalari cilindriche, aperte in alto da monofore e bifore, che avevano, oltre alla funzione di collegamento interno delle due chiese sovrapposte, quella di posto di vedetta e di difesa. Lo scalone esterno, per il quale si accede alla chiesa sovrastante, è di epoca successiva così come il portale a strombo di marmo in stile romanico. L’interno dell’abbazia è caratterizzato da numerosi archi a volte e dalle cinque absidi. Nel catino absidale centrale due affreschi gotici di autore anonimo (1486) rappresentano S. Rocco e S. Claudio.